venerdì 1 agosto 2008

Parte la "Carovana per il lavoro sicuro"


Il 30 Luglio a Montecitorio è stata presentata, 'Carovana per il lavoro sicuro', un’iniziativa coordinata dall’ex Ministro Cesare Damiano, promossa dall’associazione Articolo 21 e sostenuta da Acli, Anac, Arci, Cgil, Cisl e Uil, Libera, Fnsi.

Dedicata al Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, l’ obiettivo della Carovana è la sensibilizzazione dell’opinione pubblica sul tema della sicurezza del lavoro
attraverso un viaggio che toccherà tutti i luoghi in cui si sono verificati i tragici incidenti sul lavoro dell’ultimo periodo e che vedrà la partecipazione del mondo del cinema, della musica, del giornalismo.

La Carovana vuol far convergere in un progetto unico anche esponenti di orientamento politico diverso attraverso un percorso che mantenga alta l’attenzione sul problema degli infortuni e delle morti bianche, o, per usare le parole dei sostenitori del progetto delle “morti non necessarie”, ovvero non prevedibili ma tecnicamente prevenibili.

Il nostro blog, nel suo piccolo, sostiene il progetto.

Per chi volesse approfondire, segnaliamo i seguenti link:

Articolo 21
Il blog di Cesare Damiano (Pd)



giovedì 24 luglio 2008

Morti Bianche, il libro di Beppe Grillo


Il tentativo è sempre lo stesso: contribuire ancora una volta a diffondere una nuova cultura della sicurezza.

Oggi lo facciamo però in modo diverso, ossia presentandovi un libro che spopolerà in rete e che senz'altro ci aiuta a capire quali siano, in definitiva, gli aspetti più duri, più violenti, più tristi delle morti sul lavoro.

Il libro in questione s'intitola semplicemente, "Morti Bianche", autore Beppe Grillo.

Certamente è un punto di vista, come è giusto che sia. Ce ne sono anche molti altri.
Tuttavia siamo convinti che questo contributo del famoso comico italiano possa dare una mano quantomeno a sensibilizzare un po' di più l'opinione pubblica sul problema della sicurezza sul lavoro.

Lasciamo la presentazione del libro a Beppe Grillo, riportando le sue stesse parole:

"Vi consiglio di non leggere il libro: "Morti Bianche". E’ un libro pericoloso. Le testimonianze dei famigliari delle vittime sul lavoro, assassinati sul lavoro, sono così sconvolgenti che dopo non sarete più gli stessi. Dopo, se il vostro padre, figlio, fratello. Se la vostra madre, figlia, sorella si recheranno al lavoro conterete le ore che vi separano dal loro ritorno. Forse, vi verrà spontaneo chiedergli di accompagnarli, per proteggerli.
Quando una persona muore, la parola più usata è fatalità. Quando una persona muore, l’aggettivo più usato è tragico. Tragica fatalità. 1300 tragiche fatalità ogni anno, cinquantamila invalidi ogni anno. Migliaia di famiglie sul lastrico, vedove con figli piccoli da educare, sfamare, amare trattate come delle questuanti. Liquidate con qualche migliaio di euro."

Per chi volesse leggere l'intero intervento di Beppe Grillo, questo è il link

Qui sotto, invece, la sua presentazione Video


Infine, per chi volesse acquistare il testo (prezzo libero) la pagina da consultare è questa.

venerdì 18 luglio 2008

Fondimpresa, 33mila lavoratori "a scuola" di sicurezza

Segnaliamo volentieri la notizia odierna relativa al Piano formativo finanziato (grazie ad uno stanziamento di 15 milioni di euro) da FondImpresa, fondo gestito bilateralmente da Confindustria, Cgil, Cisl e Uil grazie al quale saranno 33mila i lavoratori coinvolti in corsi di formazione sulla salute e sicurezza sul lavoro.

FondImpresa finanzierà 58 progetti che coinvolgeranno circa 1000 aziende soltanto nella fase inziale relativa alla realizzazione di piani formativi presentati entro il 15 Aprile scorso.

Come annunciato dall'Inail i lavoratori coinvolti nei piani formativi sono prevalentemente coloro che appartengono a categorie ritenute particolarmente sensibili (come ad esempio i neoassunti con età inferiore a 32 anni) che rappresentano una fascia di lavoratori di circa 10mila persone fortemente esposte al rischio di infortuni.

Cliccando qui troverete la Mission di FondImpresa.

Notizia di oggi è anche la nomina del Presidente della Commissione sulle Morti Bianche, Senatore Oreste Tofani.

Ci piacerebbe ci venisse offerta la possibilità di restare a conoscenza delle attività realizzate dalla Commissione. Promuovere una nuova cultura della sicurezza significa anche consentire a chi lavora di poter accedere con facilità alle iniziative promosse in materia di sicurezza dalle Istituzioni , troppo spesso chiuse in se stesse e lontane dagli occhi dei cittadini.

Segnaliamo a tal proposito due link:
l'atto costitutivo della commissione datato 24 Giugno 2008

e la composizione della commissione.




martedì 15 luglio 2008

Rapporto Inail ed infortuni nel 2007: la nostra prospettiva


In data odierna è stato presentato dall’Inail il Rapporto relativo al bilancio infortunistico per l’anno 2007, come preannunciato in un nostro precedente post.

I dati sembrano incoraggianti, nonostante la tragicità e l’emotività che i recenti casi di cronaca hanno portato con sé.

Proviamo ad analizzare i dati da vicino, focalizzando l’attenzione sugli aspetti che riteniamo salienti per la nostra mission, ovvero la promozione di una nuova cultura della sicurezza sul lavoro.

Come segnalato nel rapporto Inail, nel 2007 vi sono state 15500 denunce di infortuni in meno rispetto al 2006, in particolare nel settore dell’agricoltura che ha visto negli ultimi anni un decremento notevole degli incidenti.

In controtendenza il dato relativo ai dipendenti dello stato, che segnalano un aumento dell’1,5% dei casi di infortunio.

Rispetto al 2006 sono diminuite di 171 unità le morti bianche.

Invitandovi a leggere il rapporto completo dell’Inail, abbiamo scelto di soffermarci tuttavia su due dati, sui quali vorremmo sviluppare anche i nostri prossimi interventi: l’aumento considerevole degli infortuni in itinere aumentati del 2,2% rispetto all’anno precedente e che, in valori assoluti, sono quantificati in 94500 unità (Un numero impressionante che rappresenta più del 10% degli infortuni totali) e il dato, anch’esso in controtendenza, relativo alla malattie professionali.

Nel testo Inail si segnala che nel corso del 2007 sono state presentate 28.500 denunce: quasi 2.000 casi in più rispetto all’anno 2006 (+ 7,0%). Cifre queste che si impongono come punto di rottura nell’osservazione del trend di medio periodo. È un aumento notevole, improvviso, ma in qualche modo anche comprensibile e giustificabile. In questi ultimi anni da più parti si segnalava una possibile “sottostima” del fenomeno tecnopatico, invocando un maggiore intervento delle istituzioni, sia in tema di prevenzione che di estensione della tutela assicurativa.

Da segnalare inoltre come L’inail stessa consideri fortemente sottostimato il dato relativo alle malattie riconducibili alle cosiddette costrittività organizzative” per la difficoltà di distinguere, in fase di denuncia e prima codifica, la specifica patologia psichica.

In generale comunque i “disturbi psichici lavoro-correlati”, hanno avuto in questi ultimi anni una consistenza pari a circa 500/600 casi denunciati l’anno, di cui larga parte individuati specificatamente come “mobbing”, concentrati nell’Industria e Servizi e tra i Dipendenti dello Stato.

Di grandissima importanza anche il fatto che vengono ritenuti sottostimati anche i dati relativi ai tumori professionali. Nel rapporto si dice testualmente che la difficoltà di accertare il nesso causale con sostanze o condizioni lavorative cancerogene, cause scatenanti ancora sconosciute e non considerate, mancata denuncia, fanno pensare agli addetti ai lavori che l’INAIL venga a conoscenza solo di una parte dei casi e quindi in via prioritaria vi sarebbe una sottostima di denunce. Secondo alcune indagini sulla diffusione dei tumori in Italia, tra il 4 e l’8% dei tumori ha un’origine professionale, cifre che confermerebbero un’evidente sottostima dei casi denunciati all’Istituto.”

Ci permettiamo di considerare positivi in generale i dati Inail, ma anche di sottolineare l’attenzione che dovrà esser rivolta proprio a quelle lacune ufficialmente riconosciute che potrebbero potenzialmente anche invertire la tendenza positiva accertata statisticamente: i disturbi psichici correlati all’ambiente di lavoro, i tumori professionali, l’analisi degli infortuni in itinere (perché così numerosi? Sono più numerosi in ingresso o in uscita dal turno di lavoro? Quale la differenza tra le due circostanze?) e, aggiungiamo, una rilevazione dei casi non denunciati a causa del lavoro nero che rappresentano una macchia indelebile in qualunque rilevazione statistica.