Decreto Sicurezza: priorità ai processi relativi alla violazione delle norme sugli infortuni
In data odierna, il Senato ha approvato il Disegno di Legge, licenziato per la Camera dei Deputati, recante misure urgenti in materia di sicurezza pubblica, il cosiddetto"Decreto Sicurezza".
Il punto più contestato dell’intero decreto è quello riguardante la sospensione dei processi. Saranno infatti sospesi per un anno tutti i processi per reati punibili con meno di dieci anni di reclusione che si trovano in uno stato compreso tra la fissazione dell’udienza preliminare e la chiusura del dibattimento di primo grado. Sono esclusi dal rinvio i processi in cui gli imputati sono detenuti, quelli per terrorismo, contro minori, quelli della criminalità organizzata e tutti quelli commessi in violazione delle norme per la prevenzione degli infortuni sul lavoro, le cosiddette morti bianche (fonte: Il Giornale.it)
In particolare, il disegno di Legge prevede che "Nella formazione dei ruoli di udienza il giudice assicura priorità assoluta alla trattazione dei procedimenti relativi a reati commessi in violazione delle norme per la prevenzione degli infortuni sul lavoro". (Testo completo in pdf)
In relazione agli episodi citati nel Testo, riportiamo una notizia odierna che sta suscitando un certo scalpore e che testimonia, a nostro avviso, la necessità di rilevare (anche in relazione ai recenti dati preliminari Istat), una stima degli infortuni sul Lavoro non denunciati a causa dell'irregolarità o della totale assenza di contratti di lavoro.
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