Pubblicità progresso: la nuova campagna "Io lavoro sicuro"
La cultura della sicurezza può e deve essere diffusa anche grazie all'intervento dei media.
Ed oggi questo aspetto acquisisce maggior rilevanza anche grazie alla campagna di comunicazione sulla sicurezza sul lavoro realizzata dalla Fondazione Pubblicità Progresso e presentata a Roma oggi con la presenza del Ministro del Welfare Sacconi.
La campagna mira alla sensibilizzazione rispetto all'uso degli strumenti di protezione sul lavoro, ed utilizza 3 diverse tipologie di comunicazione: video, audio e a mezzo stampa.
Innanzitutto vi invitiamo a visionare il sito che promuove gli spot: http://www.iolavorosicuro.it/
C'è una frase, importante, che viene ripetuta in tutte e tre le forme di comunicazione utilizzate che dice "la sicurezza è un dovere assoluto ed un diritto intoccabile".
Giusto, vero.
Ma le aziende non sanno che è un loro dovere tutelare i propri dipendenti? Crediamo lo sappiano, almeno nella maggior parte di esse.
I lavoratori non sono consapevoli che sia un loro diritto operare in ambienti adeguati? Crediamo lo siano.
Questo spot è un valido ed efficace invito a indossare scarpe antinfortunistiche, guanti, caschi e quant'altro serva. Tuttavia ci permettiamo di dire che sarebbe utile arricchirlo con una semplice ma fondamentale domanda: "I dispositivi di sicurezza: ti sei mai chiesto perché non li utilizzi?"
Sarebbe bello che si potesse partire per una volta anche da qui..
Da questa piccola fonte desideriamo alimentare la speranza che i lavoratori e le imprese inizino a lavorare non soltanto sul cosa va fatto ma anche sul perché nelle aziende ci si ostina a comportarsi in modo inadeguato focalizzando l'attenzione quindi non solo sul pericolo, ma anche sulla percezione del rischio, ossia sulla soggettività che condiziona in modo permanente il comportamento umano, l'atteggiamento, il grado di attenzione presente durante l'esecuzione di un compito.
Il rischio zero è un'utopia, non esiste.
Chiediamoci anche se tale verità sia nota..
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